La Storia

Il 14 agosto 1851 un violento terremoto scosse il Vulture e Melfi fu la città più colpita.

Il 15 settembre dello stesso anno Re Ferdinando II di Borbone si recò nella cittadina per rincuorare la popolazione e, con decreto del 15 aprile 1852, ordinò che 170.000 lire fossero destinate alla fondazione di una Cassa di Prestanze Agrarie e Commerciali (trasformata nel 1865 in Cassa di Risparmio e di Anticipazioni).  Con successivo decreto ordinò che si prelevasse una metà degli interessi annuali da quella somma e, con il contributo dei Comuni e della Provincia, si fondasse una scuola pratica di agricoltura.

La scuola fu solennemente inaugurata il 30 maggio 1853 con la denominazione di Istituto Agrario di S. Maria di Valleverde, anche se le lezioni cominciarono a svolgersi regolarmente il 12 gennaio 1854. Il nome scelto era quello della Protettrice della città di Bovino, da cui proveniva il promotore della sua fondazione, il sottintendente Giuseppe Dentice.

Inizialmente fu ospitata in una grande baracca di legno fornita di ogni comodità presso la chiesetta di S. Rocco e il 30 maggio 1856 fu inaugurata la nuova sede sulla vicina collinetta, in un apposito edificio costruito in muratura. Il Comune aveva ceduto il vasto terreno fino a quel momento utilizzato per la fiera, così come la Mensa Vescovile aveva donato un altro appezzamento; in seguito furono acquistati a spese della Cassa di Prestanze Agrarie altri terreni privati, in modo che in breve il podere raggiunse un’estensione di 25 ettari.

Il primo Direttore fu il Cav. G. B. Araneo, al quale, dopo pochi mesi, successe il Cav. Vincenzo Spicacci, da Muro Lucano. Sotto la loro guida la scuola diventò un vero modello di istituzione formativa nel campo agricolo e zootecnico. La divisa dei primi 25 studenti era costituita da un cappello di paglia uniforme con tela incerata e da una specie di tunica grigia con nastri rossi e bottoniera. Nelle grandi solennità gli studenti sfilavano in città con piccone e vanga in spalla. Per la scarsezza dei mezzi finanziari di cui disponeva la scuola non ebbe il successo sperato e si giunse ad ipotizzarne la chiusura. Con l’arrivo del Cav. Luigi Rubino, Direttore e insegnante, le cose cambiarono e il 10 luglio del 1865 l'Istituto Agrario di S. Maria in Valleverde diventò la Scuola di Agronomia e di Agrimensura.

A partire dal 1871, dopo aver frequentato i primi tre anni, i giovani della scuola ebbero la possibilità di conseguire la licenza fisico-matematica e di accedere agli istituti superiori. Nel novembre del 1874 l’istituto si trasferì nei locali dell’ex seminario attiguo al Palazzo Vescovile e vi rimase fino al 1880. Gli studenti ora potevano conseguire il Diploma di perito agrimensore o perito geometra, oltre a quello in Fisica e Matematica e in Ragioneria e Commercio. Dal momento che però richiedeva spese ingenti che Provincia e Comune non potevano coprire, era necessario che la scuola si trasformasse in un regolare Istituto Tecnico Statale.

Grazie all’interessamento del sottoprefetto Compostini e all’impegno del Direttore Rubino, il Consiglio Scolastico Provinciale espresse ben due pareri favorevoli. Con Decreto del 2 aprile 1882 la vecchia e gloriosa scuola di agronomia e di agrimensura, che in precedenza aveva sostituito la scuola dei contadinelli, con il completamento delle sezioni fisico-matematica e di Ragioneria, Industria e Commercio, veniva trasformata in Regio Istituto Tecnico, intitolato al nome di Guglielmo Gasparrini.